I GIORNI DI BARGA
120 pg. - 101 foto a colori
Testi: Umberto Sereni
Editore: Maria Pacini Fazzi Editore (Lucca) Tel. 0583 440188
ISBN 978-88-7246-847-0
Fotografare può dare l'illusione di fermare il tempo: il reale si consuma e si frantuma incessantemente in una miriade di passaggi che lo portano in modo inesorabile a trasformarsi.
Lo scatto fissa in pochi attimi di questo processo di mutazione e diventa documento di una realtà.
Fotografare sviluppa la curiosità, accresce la capacità di vedere cose che pur essendo sempre sotto i nostri occhi passano inosservate. Fotografare esorta la nostra mente a rallentare, a trovare un attimo di quiete nell'incalzare della quotidianità: solo così possiamo avere lo sguardo di un "fanciullino" ancora capace di meravigliarsi del colore di un tramonto, della geometria delle pietre del selciato, di un arcobaleno che spunta improvviso dai tetti.
Momenti intensi e di grande serenità sono stati quelli trascorsi a girovagare a piendi per le ripide carraie di Barga, ovattate e imbiancate di neve d'inverno e rumorose e fresche d'estate. A fotografare in silenzioso rispetto le molte Chiese odoranti di incenso e ricche di opere d'arte, dai dipinti di Baccio Ciarpi alle maioliche dei Della Robbia. Salire l'erta "scalaccia" per raggiungere il piazzale dell'Aringo del Duomo ed aspettare con pazienza che il sole del tramonto illumini in quei pochi giorni dell'anno lo splendito pulpito del XII secolo, oppure ammirare il panorama delle Apuane che sembrano proteggere Barga in un abbraccio immaginario. E nell'attesa ascolare il rintocco delle tre campane tanto care a Giovanni Pascoli che parlano dei tempi remoti.
Ecco quindi la missione del fotografo: attraverso il mezzo fotografico, che non è pittura, documentare e raccontare; raccogliere piccoli frammenti di ogni giorno da consegnare ai posteri.